giovedì 6 novembre 2014

App Antiansia per malati di tecnologia

http://www.psicosocial.it/le-migliori-app-antiansia/

Ansia - Farmaci per la cura dell'AnsiaIn generale, esistono due possibili approcci terapeutici per la cura dell'ansia: la cura farmacologica e la consulenza psicologica; nella maggior parte dei pazienti affetti da ansia in forma severa (ansia che ostacola le semplici attività sociali-lavorative del soggetto), si consiglia la combinazione di entrambi i trattamenti, al fine di restringere i tempi di guarigione dalla malattia.


I farmaci ansiolitici sono piuttosto potenti: questi agiscono sì direttamente sul problema, ma comportano molti effetti collaterali, anche piuttosto gravi (es. dipendenza). 

Se le Benzodiazepine sembrano troppo pericolose per tutta la serie di effetti collaterali che procurano, come un elevato grado di assuefazione, dipendenza fisica e psicologica, e possiedi uno smartphone di ultima generazione, è utile sapere che la psicologia e la tecnologia possono andare a braccetto, con la creazione di app specifiche "antiansia".

Da aspirante psicologa, leggendo il titolo dell'articolo pubblicato su un blog di psicologia che si occupa di tematiche attuali e sociali, ho provato un misto di curiosità e scetticismo. Davvero il disturbo dell'ansia, uno dei più diffusi nelle società moderne di tutto il mondo, può essere "curato" con il semplice download da uno store online di applicazioni che consigliano come cambiare stile di vita? 

La lista di app che l'autore, Alessandro Cuminetti, ha proposto, comprende app di musica new age per facilitare il Training Autogeno, di sveglie che sostituiscono il fastidioso trillo al mattino, con un allegro e fantasioso cinguettio di uccellini allegri ( personalmente mi sveglierei più con l'istinto omicida verso ogni essere vivente, che col buon umore), per finire con un training di esercizi di respirazione di stampo pseudo-Zen.

Insomma, a mio modesto parere, ritengo quantomeno improbabile poter sostituire una terapia psico-farmacologica a un app antiansia ma non escludo un efficace impiego in situazioni spiacevoli quotidiane, quando pensare al rumore di una cascata o al cinguettio di passerotti, può prevenire lo sterminio di ragazzetti urlanti usciti dal liceo su un autobus affollato all'ora di punta.

Peace and Love a tutto il blog degli Psicofisici! <3

Chiara Loi

Nessun commento:

Posta un commento